mercoledì 14, giovedì 15, venerdì 16 gennaio ore 21.00
doppio programma
Scontricontri
di Valerio De Vita
musica originale Massimiliano Cerioni
Ad aprire la serata, sarà SCONTRinCONTRI creato e prodotto in occasione di ArteScienza 2014 dal giovane coreografo Valerio De Vita, anche danzatore della compagnia Excursus, che associa il suo lavoro ad un giovane compositore del Centro Ricerche Musicali, Massimiliano Cerioni. Excursus prosegue nel suo obiettivo di accogliere artisti e coreografi emergenti, talenti da accompagnare nel proprio percorso creativo e produttivo, riconoscendo a quella next-generation l’urgenza di creare e condividere una propria visione del presente. Valerio De Vita è uno di loro.
Power_Game di Ricky Bonavita, coreografia e regia Ricky Bonavita
musica originale Michelangelo Lupone
disegno luci Danila Blasi
costumi Daniele Amenta, Yari Molinari
interpreti Enrica Felici, Francesca Schipani, Valerio De Vita, Yari Molinari, Emiliano Perazzini, Ricky Bonavita
“Basta che uno si dichiari libero, e subito avverte la costrizione. Se osa riconoscere la costrizione, ecco che si sente libero.”
Johann Wolfgang Goethe – Le affinità elettive – Parte 2, cap 5
Power_game nasce dalla volontà di collaborazione di due artisti, Michelangelo Lupone per la musica e Ricky Bonavita per la coreografia. Due processi di creazione convergono così in un’unica opera compiuta, che rappresenta un primo studio di un progetto aperto a nuove definizioni. Nella nostra epoca dove tutto sembra annientato e annichilito da un turbine tecnologico sempre più incalzante e dirompente, le relazioni fra gli umani continuano a riproporre le tematiche, i giochi, le dinamiche e le problematiche di sempre; cambiano le modalità di accesso e di connessione, di approccio e di relazione. Nell’immaginario collettivo il ‘gioco di potere’ prelude ad una simbolica lotta, ad un conflitto, talvolta ad una mediazione: questi sono gli spunti tematici per un’esplorazione coreografica, per una trasposizione drammaturgica dell’incontro tra l’universo maschile e quello femminile, nelle loro molteplici sfaccettature. Dal tessuto coreografico di questo lavoro emergono temi come eros e desiderio che si intuiscono attraverso una facilità di comunicazione mediante il linguaggio del corpo e del movimento, ma al tempo stesso anche attraverso una difficoltà di scoprirsi interiormente, di offrire la propria anima, di essere più che apparire. Ne scaturisce una drammaturgia senza soluzione, con l’immediatezza dei rapporti ma anche la fugacità degli stessi, nei quali il sottile gioco di potere lascia spazio ad incontri facili ma imprevedibili, a situazioni ironiche e/o drammatiche, passionali e sensuali, lasciando al pubblico una libertà di lettura del testo coreografico e musicale, attraverso una sublimazione ed una voluta astrazione dal personaggio.